La causa di diversi problemi caratteriali dei cani domestici può essere ricercata nell’età a cui il cucciolo è stato sottratto dalla sua famiglia canina per inserirlo in quella umana.
Per la stragrande maggioranza degli umani, se “piccolo è bello”, “piccolissimo” è più bello ancora: il nostro istinto ancestrale di protezione verso il neonato va in brodo di giuggiole di fronte a tutto ciò che si può tenere nel palmo di una mano.
Per questo motivo desideriamo portare a casa il nostro cucciolo non appena vediamo che è in grado di mangiare da solo: il che avviene più o meno a 35 giorni. Peccato che lo svezzamento fisico non corrisponda affatto allo svezzamento psichico del cane, che avrebbe ancora un bisogno vitale di vivere con la madre e i fratelli. Infatti, nel periodo che va dalla quarta settimana alla fine del secondo mese, il cucciolo “impara a fare il cane“, apprendendo dai conspecifici familiari un’immensa serie di informazioni.
E’ in questo periodo, per esempio, che i cuccioli imparano a dosare la forza del morso: se fanno male a un fratellino giocando, interviene la mamma che gli rifila una sonora sgridata. Il cucciolo impara così ad associare il “cai” del fratellino (che significa dolore) al ringhio della mamma (che significa “stai facendo una cosa sbagliata”). Ed è sempre in questo periodo che i cuccioli imparano il significato del “tabù”, insegnamento che spetta al padre (se c’è), ma che può svolgere anche la mamma quando è lei l’unico genitore presente. Il cucciolo viene rimproverato – con grande scenografia se a impartire l’insegnamento è il padre, un po’ meno duramente quando ad agire è la mamma – se si azzarda a toccare un oggetto di proprietà di un adulto: osso, pallina, ma anche semplice sasso o bastone.
Ma questi sono solo alcuni esempi di tutto ciò che i cuccioli imparano dai membri della loro famiglia proprio nel periodo che va dai 40 giorni ai due mesi-due mesi e mezzo.
Se il cane viene staccato precocemente da madre e fratelli, non imparerà il galateo canino: o meglio, potrebbe impararlo dagli esseri umani, o da altri cani estranei alla sua famiglia. Ma…ci sono molti e grossi ma.
Fortunatamente , la legislazione italiana è intervenuta in questo ed ha decretato che è vietato prendere un cucciolo di età inferiore ai 60 giorni !
Noi , a dir il vero , addirittura consigliamo di prendere un cucciolo che abbia lmeno 90 giorni (3 mesi) , ma vediamo molti ” futuri proprietari ” storcere il naso … I motivi di questo nostro consiglio sono tanti !
Il primo è che la famiglia umana, nella stragrande maggioranza dei casi, non parla il “canese” e questo da luogo ha molti fraintendimenti e certamente ad insegnamenti sbagliati. L’età di 90 giorni è l’età in cui , ormai, i giochi sono fatti per quanto riguarda gli insegnamenti “sociali”.
In conclusione, le possibili conseguenze di un distacco precoce dalla famiglia canina (per cuccioli con meno di 60 giorni) sono:
- mancata conoscenza del concetto di “rispetto della proprietà altrui”, e quindi rischio di future risse basate sull’incomprensione tra adulti;
- mancata presa di coscienza del concetto di distanza di sicurezza, e quindi possibile cane “isterico” che abbaia a qualsiasi foglia che si muova anche a centinaia di metri di distanza. Per i cani da utilità, problemi quasi certi nel lavoro di difesa. In alcuni casi problemi di aggressività e mordacità verso animali e persone;
- mancato apprendimento delle tecniche di caccia attraverso il gioco intraspecifico, e quindi abbassamento dell’impulso predatorio fondamentale per i cani da caccia e da utilità (lavoro sportivo).
Inoltre, se il cane ha meno di 45 gg si aggiungono:
- 1 – imprinting sull’uomo incompleto, e quindi possibile cane timido o aggressivo verso le persone;
- 2 – socializzazione incompleta con gli altri cani, e quindi possibile cane rissoso (o timoroso dei suoi simili)
Il nostro consiglio è di non prendere mai cuccioli prima dei due mesi, indipendentemente dall’essere vietato , per nessun motivo. Inoltre, se ci sono fondate preoccupazioni sulla possibilità di eventi traumatici (tra cui va sempre incluso il rischio costituito dai bambini piccoli presenti in casa), rimandare l’acquisto e prendere il cucciolo a tre mesi. Non è assolutamente vero che si affezionerà meno di un cucciolo più piccolo, mentre è verissimo che sarà un cane psicologicamente “completo”, che avrà attraversato nel modo più naturale le fasi più delicate della prima maturazione psichica e quindi avrà altissime possibilità di diventare un adulto equilibrato e sicuro di sé (a meno che non sia il padrone, in seguito, a commettere gravi errori nella sua educazione).